

Asilo nido e libri, così Renner fa scuola in Emilia Romagna – Il Sole 24Ore
Asilo nido e libri, così Renner fa scuola in Emilia Romagna – Il Sole 24Ore https://www.double-you.it/wp-content/uploads/2016/03/pexels-anastasia-shuraeva-8466776-1024x684.jpg 1024 684 DoubleYou DoubleYou https://secure.gravatar.com/avatar/3e1ac8ee587c1ef453f57f1281c80b40?s=96&d=mm&r=gHa fatto scuola Renner, Minerbio (provincia di Bologna), azienda leader nella produzione di vernici per legno che dopo aver deciso di distribuire ai dipendenti il 15% degli utili – negli ultimi tre anni ognuno di loro ha trovato complessivamente in busta paga 8.450 euro in più – ha accordato bonus di 500 euro per acquistare beni e servizi, dall’asilo nido per i figli ai libri per arrivare a medicine e vacanze.
Ma in Emilia Romagna sono molti i casi di aziende che hanno scelto di investire sul welfare aziendale per ( e della vita) per aumentare contemporaneamente anche le performance dell’impresa. “Investimenti che da tre anni a questa parte sono in costante crescita”, dice Franca Guglielmetti, presidente di Cadiai, maxi cooperativa sociale di Bologna (1400 dipendenti) che gestisce servizi di welfare per enti pubblici e aziende private. Tre i campi di intervento. Prima di tutto c’è il welfare di solidarietà. Piace soprattutto alle grandi imprese che operano nel settore dei servizi (dalle pulizie al turismo) per sostenere il reddito dei lavoratori, tra fondi per il pagamento delle tasse universitarie dei figli, finanziamenti a fondo perduto, microcredito. Operazioni che hanno conquistato colossi del cleaning professionale, industriale o sanitario, come Manutencoop. O della ristorazione collettiva, come Camst.
Poi ci sono le due opzioni predilette dell’industria, per trattenere i dipendenti con le competenze maggiormente necessarie all’azienda o per conciliare i tempi di vita e di lavoro. Nel primo caso, flessibilità dell’orario di lavoro e facilitazione per le trasferte (compresa la ricerca della scuola per i figli) sono al primo posto. “Quanto alla conciliazione – spiega Guglielmetti – ormai non riguarda solo le donne ma anche gli uomini. Non ci limitiamo a parlare unicamente del classico asilo aziendale. Ma anche di voucher personalizzati per aiutare chi ha un famigliare da assistere, anziano o disabile.”