Nel welfare aziendale anche l’abbonamento al trasporto pubblico

La Legge di Bilancio 2018 prevede importanti benefici, per i dipendenti, pubblici o privati, che ogni giorno utilizzano tram, treni, bus o metro negli spostamenti

Nel welfare aziendale anche l’abbonamento al trasporto pubblico

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Vai al lavoro ogni giorno con un mezzo pubblico locale, regionale o interregionale?

La legge di bilancio 2018 prevede all’art. 1 comma 28 lett. b  prevede importanti benefici, per i dipendenti, pubblici o privati, che ogni giorno utilizzano tram, treni, bus o metro negli spostamenti: si tratta, in particolare, di rimborsi delle spese sostenute per l’acquisto degli abbonamenti.

L’art  51 comma 2 del TUIR  prevedeva già  l’agevolazione  delle spese per il trasporto collettivo dei lavoratori con mezzi aziendali o di terzi purché in presenza di una convenzione stipulata dall’azienda.

Ora la nuova misura garantisce l’ esenzione fiscale in capo al dipendente delle somme erogate per abbonamenti a servizi pubblici di trasporto sia locale che interregionale, a patto che siano garantiti a tutti i dipendenti o ad una categoria   di lavoratori (le categorie  possono essere definite  in base al livello o qualifica o turnazione dei lavoratori . Oggetto dell’agevolazione sono gli abbonamenti per il trasporto pubblico locale, regionale e interregionale. Rientrano ad esempio gli abbonamenti agli autobus, alle metropolitane e ai treni e non solo limitatamente al territorio locale.
Non è richiesta una convenzione specifica dell’azienda con il prestatore del servizio di trasporto.
Beneficiari possono essere sia il dipendente che i familiari  a carico del lavoratore.

Come può il lavoratore ottenere il rimborso delle spese per il trasporto?

  • Se il datore di lavoro ha attivato un piano di welfare aziendale, il dipendente dovrà sostenere inizialmente la spesa per l’acquisto dell’abbonamento.
  • Successivamente, dovrà presentare la richiesta di rimborso al gestore del piano welfare che, in modo semplice e rapido, scaricherà dai crediti welfare del dipendente l’importo.
  • L’importo verrà riaccreditato in busta paga.
  • Può detrarre dalla sua imposta lorda il 19% delle spese sostenute per l’acquisto degli abbonamenti (importo massimo 250€ annui per la parte non rimborsata mediante piano welfare).

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